Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 15540 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:15540SENB

Massima

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Il Codice della Strada non prevede un divieto assoluto di occupazione del suolo pubblico sulle strade di viabilità principale, purché tale occupazione non determini intralcio alla circolazione veicolare o comprometta la sicurezza stradale. L'appartenenza di una strada alla viabilità principale non comporta automaticamente la sua riconducibilità alla categoria delle "strade urbane di scorrimento" di cui all'art. 2, comma 3, del Codice della Strada, per le quali vige il divieto di occupazione della sede stradale stabilito dall'art. 20 dello stesso Codice. Pertanto, la concessione di occupazione di suolo pubblico su strade di viabilità principale deve essere valutata caso per caso, tenendo conto delle concrete caratteristiche della strada e dell'area interessata, al fine di verificare se l'occupazione richiesta possa essere autorizzata senza pregiudicare la fluidità e la sicurezza della circolazione. Le circolari e le direttive interne dell'amministrazione, pur rilevanti ai fini interpretativi, non possono prevalere sulle norme primarie del Codice della Strada, le quali costituiscono il parametro di legittimità degli atti amministrativi in materia di occupazione di suolo pubblico. L'amministrazione è pertanto tenuta a motivare adeguatamente i provvedimenti di diniego, valutando concretamente la compatibilità dell'occupazione richiesta con le esigenze di circolazione e sicurezza stradale, senza poter invocare un generico divieto derivante dalla classificazione della strada come appartenente alla viabilità principale.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/11/2022

N. 15540/2022 REG.PROV.COLL.

N. 09611/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 9611 del 2022, proposto da
Okasan S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Andrea Ippoliti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, largo Generale Gonzaga del Vodice 4;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Sergio Siracusa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

per …

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