Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1718 del 2022

ECLI:IT:TARVEN:2022:1718SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria funzione di controllo sulla legittimità degli atti di pianificazione urbanistica, afferma i seguenti principi di diritto: 1. In materia di pianificazione urbanistica generale, l'amministrazione non è tenuta ad una specifica motivazione delle singole scelte compiute, risultando sufficiente che le stesse trovino la loro giustificazione nei criteri generali seguiti nell'impostazione del piano. Le determinazioni assunte in materia costituiscono infatti l'esercizio di un potere ampiamente discrezionale, insindacabile nel merito e censurabile in sede giurisdizionale solo per errori di fatto, abnormità e irrazionalità. 2. L'interesse dei privati alla conferma della previgente disciplina urbanistica costituisce un interesse di mero fatto non tutelabile in sede giurisdizionale, in assenza di un affidamento qualificato del privato ad una specifica destinazione del suolo, come nel caso di convenzioni di lottizzazione, accordi di diritto privato o aspettative nascenti da giudicati di annullamento di concessioni edilizie o di silenzio rifiuto su una domanda di concessione. 3. L'adeguamento dello strumento urbanistico comunale alla nuova disciplina regionale in materia di contenimento del consumo di suolo, con lo stralcio delle aree di espansione in scadenza non comprese negli ambiti di urbanizzazione consolidata, costituisce una scelta adeguatamente motivata e coerente con il dettato normativo, che non può essere censurata per difetto di motivazione o per eccesso di potere. 4. La procedura ad evidenza pubblica finalizzata all'assegnazione dei diritti edificatori sulle aree non più pianificate, prevista dalla normativa regionale, costituisce mera applicazione della legge e non può essere considerata una sostanziale espropriazione della proprietà. 5. In relazione a procedure di selezione di manifestazioni di interesse per la formazione di nuovi strumenti urbanistici, la legittimazione ad agire e l'interesse a ricorrere sono riconosciuti solo in capo a coloro che hanno partecipato alla procedura, salvo i casi eccezionali di contestazione radicale dell'indizione della procedura o dell'assenza di una gara.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/11/2022

N. 01718/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01482/2018 REG.RIC.

N. 00383/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1482 del 2018, proposto da Giampaolo Fioretto, in proprio e quale membro di “eredi avv. Pierangelo Fioretto” e socio accomandatario di “Effebi s.a.s.”, rappresentato e difeso dagli avvocati Chiara Cacciavillani e Mario Pilade Chiti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Regione del Veneto, in persona del Presidente
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Luisa Londei, Francesco Zanlucchi, Ezio Zanon, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso l’Avvocatura regionale in Venezia, Canna…

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