Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 496 del 2014

ECLI:IT:TARLE:2014:496SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, afferma il principio secondo cui il giudice amministrativo non può procedere d'ufficio né sostituirsi al ricorrente nella valutazione dell'interesse ad agire, essendo tale valutazione rimessa alla piena disponibilità della parte sino al momento in cui la causa viene trattenuta per la decisione. Pertanto, qualora il ricorrente dichiari di aver perso ogni interesse alla decisione del ricorso, il giudice è tenuto a prenderne atto e a dichiarare l'improcedibilità dell'azione, senza poter indagare ulteriormente sulla sussistenza dell'interesse. Tale principio trova applicazione anche nei casi in cui il ricorrente abbia chiesto l'accertamento dell'obbligo dell'amministrazione di provvedere su una sua precedente istanza, in quanto l'eventuale sopravvenuta definizione del procedimento amministrativo rende comunque cessata la materia del contendere e determina il venir meno dell'interesse del ricorrente alla pronuncia giurisdizionale. Il giudice, in tali ipotesi, non può sostituirsi alla valutazione del ricorrente circa la persistenza del proprio interesse, essendo tale valutazione rimessa alla sua esclusiva disponibilità. Ciò in ragione del carattere eminentemente soggettivo e discrezionale dell'interesse ad agire, che non consente al giudice di imporre al ricorrente di proseguire un giudizio in assenza di un suo interesse concreto e attuale. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuto difetto di interesse, inoltre, non comporta alcuna pronuncia sulle spese di giudizio, le quali possono essere dichiarate irripetibili in presenza di giusti motivi, come nel caso in cui il ricorrente abbia agito in buona fede sulla base di un interesse ritenuto inizialmente sussistente.

Sentenza completa

N. 02115/2013
REG.RIC.

N. 00496/2014 REG.PROV.COLL.

N. 02115/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2115 del 2013, proposto da:
Bianco Igiene Ambientale Srl, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio in Lecce, via Zanardelli 7;

contro

Comune di Sannicola;

per l'accertamento dell'obbligo di provvedere

sull'istanza del 18.10.2013 volta a ottenere la revisione semestrale e l'adeguamento del canone relativo alla convenzione di affidamento dei servizi comunali e di igiene ambientale.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli artt. 35, co. 1, lett. c, e 85, co. 9, cod. proc. amm.;

Visti tutti…

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