Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2873 del 21 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:2873PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno può essere legittimamente applicata nei confronti di soggetti rientranti nelle categorie di cui all'art. 1, nn. 1 e 2, della legge n. 1423 del 1956, anche in assenza del previo avviso orale del questore, in quanto tale adempimento non è richiesto per tali categorie di destinatari in virtù dell'art. 19 della legge n. 152 del 1975. Il requisito dell'attualità della pericolosità sociale del soggetto, ai fini dell'applicazione della misura, può essere desunto dalla sussistenza di precedenti penali e di pendenze giudiziarie per gravi reati, anche in assenza di condanne definitive, nonché dalla frequentazione di ambienti delinquenziali, senza che assuma rilievo determinante l'intervenuta instaurazione di un rapporto sentimentale stabile o il miglioramento delle condizioni economiche. La durata e il tipo di misura di prevenzione applicata devono essere proporzionati alla concreta pericolosità sociale del soggetto, desunta dalla sua condotta e dal suo inserimento in contesti criminali, senza che assumano carattere decisivo eventuali fattori di segno contrario, come l'assoluzione per alcune imputazioni o il venir meno della pericolosità in conseguenza di una pregressa misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 50/2011 CORTE APPELLO di ROMA, del 12/01/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;

lette le conclusioni del PG Dott. Izzo Giocchino che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 12/1/2012, la Corte d'appello di Roma confermava il decreto del Tribunale di Rieti di applicazione nei confronti di (OMISSIS) della misura di preven…

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