Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3930 del 29 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:3930PEN

Massima

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Il giudicato penale, quale espressione del principio di certezza del diritto, non può essere rimosso mediante l'istituto della revisione se non sulla base di nuovi elementi di prova, estranei e diversi rispetto a quelli già valutati nel precedente processo. La valutazione preliminare di ammissibilità della richiesta di revisione impone al giudice di compiere una sommaria delibazione circa l'idoneità dei nuovi elementi a incidere in senso favorevole sull'accertamento di responsabilità già coperto dal giudicato, senza che sia consentita una mera rivisitazione delle prove già acquisite. Pertanto, la richiesta di revisione fondata su elementi probatori già esaminati nel giudizio di merito e ritenuti inidonei a scalfire il complessivo iter logico-giuridico della sentenza di condanna, deve essere dichiarata inammissibile, in quanto non idonea a determinare una pronuncia assolutoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 2/2015 CORTE APPELLO di ANCONA, del 25/03/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRA BASSI;
lette le conclusioni del PG Dott. FILIPPI Paola nel senso della inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 25 marzo 2015, la Corte d'appello di Ancona ha dichiarato inammissibile la richiesta di revisione avanzata nell'interesse di (OMISSIS), condannato con sentenza definitiva del 13 aprile 2012, i…

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