Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19180 del 16 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:19180PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione delle risultanze probatorie da parte del giudice di merito deve avvenire attraverso l'esame unitario e complessivo di tutti gli elementi emersi nel processo, senza un frazionamento atomistico e una rivalutazione parcellizzata delle singole prove. Il giudice è tenuto a verificare se gli elementi probatori, considerati nel loro insieme e posti in relazione reciproca, possano essere ordinati in una costruzione logica, armonica e consonante, che consenta di raggiungere la verità processuale del caso concreto. Le censure in sede di legittimità non possono pertanto limitarsi a sollecitare una mera rivalutazione del risultato probatorio, ma devono evidenziare specifici vizi della motivazione, quali l'omesso esame di elementi decisivi o il travisamento di prove determinanti, tali da inficiare la coerenza e la logicità del percorso argomentativo seguito dal giudice di merito. Le dichiarazioni della persona offesa, in particolare, possono essere poste a fondamento dell'affermazione di responsabilità penale dell'imputato, previa verifica della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto, senza la necessità di riscontri esterni, purché la motivazione al riguardo sia adeguata e convincente. Analogamente, la chiamata in correità di un concorrente non può essere disattesa sulla base di mere ipotesi o congetture, in assenza di elementi che ne dimostrino l'irrazionalità o l'inattendibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCARLINI ((omissis)) - Presidente

Dott. BELMONTE Maria T. - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/02/2020 della CORTE APPELLO di PERUGIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DE MARZO GIUSEPPE;
udite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale, in persona della Dott. ((omissis)), la quale ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 25/02/2020 la Corte d'appello di Perugia ha confermato la decisione di …

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