Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23734 del 8 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:23734PEN

Massima

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Il delitto di estorsione può configurarsi anche quando l'agente, essendo a conoscenza del furto di una cosa, utilizzi tale conoscenza come mezzo di pressione morale sull'animo del derubato, richiedendogli l'esborso di denaro per fargli riacquistare il possesso della refurtiva. In tal caso, la costrizione richiesta per l'integrazione del delitto di estorsione è determinata dalla minaccia implicita, contestuale alla richiesta di pagamento, essendo il derubato consapevole che l'omesso versamento si tradurrebbe nella perdita definitiva del bene sottratto. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di estorsione, non è necessaria l'esplicita manifestazione di una minaccia, essendo sufficiente che la richiesta di denaro sia accompagnata dalla consapevolezza, da parte della persona offesa, di subire un danno patrimoniale in caso di mancato pagamento. Inoltre, le dichiarazioni della persona offesa, rese in sede di interrogatorio e di esame dibattimentale, possono essere validamente utilizzate ai fini della prova del reato, anche in assenza di ulteriori riscontri probatori, purché siano logicamente e coerentemente valutate dal giudice di merito, il cui apprezzamento è incensurabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogico o privo di adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. MASCALI Francesco, difensore di Ca. Ad. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Catania, sezione penale, in data 21.10.2004;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dott. CERVADORO Mirella;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dott. FRATICELLI Mario, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con sentenz…

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