Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18676 del 11 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:18676PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la capacità di intendere e di volere dell'imputato, ha il compito di accertare in modo esauriente e logicamente motivato la sussistenza o meno di un vizio, anche parziale, di mente, sulla base di una complessiva disamina degli elementi probatori, ivi incluse le risultanze peritali. Tale accertamento, se immune da vizi logici e conforme ai criteri scientifici di tipo clinico e valutativo, si sottrae al sindacato di legittimità, non essendo censurabile la sentenza che non motivi espressamente su una specifica deduzione prospettata con il gravame, quando il rigetto risulti dalla motivazione complessivamente considerata. Ai fini della ricostruzione del quadro anamnestico rilevante per l'accertamento del vizio di mente, il giudice non è vincolato a dare prevalente rilievo alle dichiarazioni di familiari, amici e dipendenti dell'imputato, rispetto alle valutazioni tecniche del perito, quando queste ultime siano adeguatamente motivate e non presentino vizi logici. Inoltre, il principio del "favor rei" che impone il riconoscimento della diminuente del vizio parziale di mente in caso di fondato dubbio, trova applicazione solo quando il giudice di merito abbia effettivamente ritenuto dubbia l'esistenza di tale diminuente, mentre non opera quando l'esclusione del vizio parziale di mente sia stata affermata in termini certi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/11/2020 della CORTE ASSISE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere LIUNI TERESA;
udito il Procuratore generale, CASELLA GIUSEPPINA, la quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
udito il difensore, avvocato (OMISSIS), sostituto processuale in difesa delle parti civili (OMISSIS) e (OMISSIS), il quale si riporta alle conclusioni scritte che deposita unitame…

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