Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso del Comune di Roncade avverso la deliberazione della Giunta Regionale che aveva approvato con modifiche d'ufficio l'art. 49 delle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale del Comune, ha affermato il seguente principio di diritto: La Regione non può, in assenza di espressa previsione normativa, riaprire unilateralmente il procedimento di approvazione di uno strumento urbanistico comunale già definitivamente approvato, al fine di introdurvi modifiche, neppure invocando il potere di autotutela. L'approvazione di uno strumento urbanistico comunale da parte della Regione costituisce un atto complesso ineguale, in cui concorrono le manifestazioni di volontà di due enti autonomi, il Comune e la Regione, e pertanto eventuali profili di illegittimità possono essere rimossi solo mediante un'azione congiunta dei due enti, non essendo consentito alla Regione di esercitare un potere unilaterale di autotutela. Ciò in quanto il riconoscimento di un siffatto potere unilaterale attribuirebbe alla Regione un ruolo preminente e una sorta di potere di controllo sugli atti comunali, in contrasto con l'attuale assetto costituzionale che assegna all'autonomia dei Comuni un rilievo non inferiore a quello delle Regioni. Pertanto, la delibera regionale che ha approvato con modifiche d'ufficio l'art. 49 delle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale del Comune, in assenza di una previsione normativa che lo consenta, deve essere annullata.