Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 1609 del 2006

ECLI:IT:TARBA:2006:1609SENT

Massima

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Il vincolo di inedificabilità assoluta di cui all'art. 51, lett. f), della legge regionale n. 56/1980 della Regione Puglia, che si applica alle aree rientranti nei 300 metri dalla fascia costiera, è legittimo e non incompatibile con la legislazione statale, in quanto riguarda un oggetto diverso (vincoli urbanistici) rispetto ai vincoli paesistici previsti dalla normativa nazionale, persegue finalità di salvaguardia conformi all'art. 1-ter della legge n. 431/1985 e non introduce un vincolo assoluto a regime, ma una misura di salvaguardia temporanea. Pertanto, il diniego di sanatoria di un abuso edilizio realizzato in tali aree è legittimo, in quanto l'Amministrazione comunale non ha alcun margine di discrezionalità, essendo obbligata a respingere l'istanza di condono qualora ricorrano i presupposti ostativi previsti dalla legge n. 47/1985. Inoltre, ai fini del rilascio della concessione edilizia in sanatoria nell'ambito del condono, il parere della Commissione edilizia non è obbligatorio, trattandosi di una procedura speciale rispetto all'ordinario procedimento di rilascio della concessione, che non contempla la necessità di tale parere. Infine, la perdita di efficacia per decorrenza del termine quinquennale del vincolo a verde urbano non inficia il diniego di condono, in quanto questo è motivato anche dalla sussistenza del distinto vincolo di inedificabilità assoluta di cui all'art. 51, lett. f), della legge regionale n. 56/1980.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA PUGLIA
Sede di Bari - Sezione Terza
ha pronunciato la seguente
S E N T E N Z A
sul ricorso n. 453 del 1997, proposto dalla sig.ra GIULIANI CATERINA, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), presso il cui studio è elettivamente domiciliata in Bari alla via Melo n. 163, giusta procura a margine del ricorso;
C O N T R O
COMUNE DI BARI, in persona del Sindaco p. t., rappresentato e difeso, giusta procura in calce all'atto di ricorso notificato, dall'avv. ((omissis)) e con la stessa elettivamente domiciliato in Bari presso l'Avvocatura Comunale alla via Marchese di Montrone n. 5;
per l'annullamento
del provvedimento 9.1.1997, notificato il successivo 17.1.97, con cui è stato comunicato alla ricorrente il diniego di sanatoria sull'istanza di condono edilizio presentata in data 1.2.1985;
Visto il ricorso con i relativi allegati.

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