Il vincolo di destinazione a verde pubblico impresso da uno strumento urbanistico, quale il Piano per l'Edilizia Economica e Popolare (PEEP), deve essere qualificato come vincolo di natura conformativa e non espropriativa, in quanto non implica necessariamente l'espropriazione del bene né interventi ad esclusiva iniziativa pubblica, ma è realizzabile anche ad iniziativa privata o promiscua pubblico-privata. Pertanto, tale vincolo non è soggetto a decadenza per decorso del termine di cui all'art. 9, comma 1, della legge n. 167/1962, ma permane efficace finché non venga modificato o rimosso attraverso la variazione dello strumento urbanistico. Inoltre, la destinazione a verde pubblico, pur limitando le possibilità edificatorie, non esclude del tutto la possibilità di realizzare, previo assenso dell'amministrazione, attrezzature e costruzioni che abbiano carattere di pubblico interesse e utilità, purché compatibili con la finalità di tutela e valorizzazione dell'area verde. Di conseguenza, il diniego opposto dall'amministrazione comunale a una richiesta di lottizzazione edificatoria su un'area destinata a verde pubblico dal vigente strumento urbanistico, in assenza di una preventiva variazione dello stesso, deve ritenersi legittimo e conforme all'ordinamento giuridico.