Il divieto assoluto di edificazione entro la fascia di 300 metri dal confine del demanio marittimo, previsto dall'art. 51, lett. f), della legge regionale della Puglia n. 56 del 1980, costituisce un vincolo di inedificabilità insuperabile, che opera sia al momento della realizzazione dell'opera abusiva sia al momento della presentazione della domanda di condono edilizio, salvo quanto diversamente disposto da leggi statali e regionali. Tale divieto, confermato anche dal piano territoriale comunale, non può essere derogato in ragione della classificazione dell'area come "zona F/4 Turistico-Residenziale" del piano di fabbricazione vigente, in quanto la norma regionale introduce una limitazione assoluta all'edificazione in tale fascia costiera, a prescindere dalla destinazione urbanistica. Pertanto, l'istanza di condono edilizio relativa a un manufatto realizzato in violazione di tale divieto deve essere respinta, in quanto l'opera risulta ab origine abusiva e non suscettibile di sanatoria, indipendentemente dalla valutazione di altri profili come il rispetto di eventuali vincoli paesaggistici o la classificazione urbanistica dell'area.