La concessione di beni demaniali lacuali per finalità turistico-ricreative deve essere affidata mediante procedura selettiva imparziale e trasparente, nel rispetto dei principi di concorrenza e di parità di trattamento tra gli operatori economici interessati. L'Amministrazione è tenuta a disapplicare le norme interne che prevedono la proroga automatica di tali concessioni, in quanto in contrasto con il diritto europeo. Ai fini della partecipazione alla procedura selettiva, è necessario che i concorrenti diversi dal concessionario uscente presentino, a pena di esclusione, l'atto unilaterale d'obbligo concernente l'impegno di corrispondere al concessionario uscente l'indennizzo per il valore residuo della struttura realizzata. È altresì causa di esclusione dalla procedura la presentazione di istanze di partecipazione per più di un chiosco da parte del medesimo operatore economico, in osservanza del divieto previsto dalla lex specialis. L'interpretazione delle clausole del bando di gara deve avvenire secondo i criteri ermeneutici di cui agli artt. 1362 e 1363 c.c., attribuendo a ciascuna di esse il senso che risulta dal complesso dell'atto.