Cassazione penale Sez. V sentenza n. 55924 del 12 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:55924PEN

Massima

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Il giudizio di ammissibilità della richiesta di revisione, ai sensi dell'art. 630 c.p.p., lett. c), deve essere volto alla verifica della sola idoneità in astratto dei nuovi elementi di prova a dimostrare, ove accertati, che la sentenza di condanna deve essere revocata. Tuttavia, quando l'elemento nuovo sia costituito da dichiarazioni rese da un soggetto precedentemente non esaminato, è legittima una valutazione, anche dettagliata e approfondita, in ordine all'intrinseca affidabilità di quel soggetto e alla plausibilità di quanto da lui dichiarato, alla luce di quanto già obiettivamente accertato e non più revocabile in dubbio. L'istituto della revisione non si configura come un'impugnazione tardiva che permette di dedurre in ogni tempo ciò che nel processo, definitivamente concluso, non è stato rilevato o non è stato dedotto, ma costituisce un mezzo straordinario di impugnazione che consente, in casi tassativi, di rimuovere gli effetti del giudicato, dando priorità all'esigenza di giustizia sostanziale rispetto a quella di certezza dei rapporti giuridici. Pertanto, è inammissibile, per manifesta infondatezza, la richiesta di revisione fondata non sull'acquisizione di nuovi elementi di fatto, ma su una diversa valutazione di prove già conosciute ed esaminate nel giudizio, ovvero su prove che, pur formalmente nuove, sono inidonee "ictu oculi" a determinare un effetto demolitorio del giudicato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/07/2017 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa SCORDAMAGLIA IRENE;
lette/sentite le conclusioni del P.G..
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ZACCO Franco, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Napoli, con l'…

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