Il rilascio di un titolo abilitativo edilizio, quale il permesso di costruire, costituisce un obbligo generale per qualsiasi intervento di trasformazione edilizia e urbanistica del territorio, a prescindere dalla sua ubicazione all'interno o all'esterno del centro abitato, in quanto tale obbligo trova fondamento nella normativa primaria e regolamentare vigente anche antecedentemente all'entrata in vigore della legge urbanistica del 1942. Pertanto, la realizzazione di opere edilizie senza il prescritto titolo abilitativo, anche se risalenti nel tempo, integra un abuso edilizio sanzionabile con l'ordine di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, a tutela dell'interesse pubblico al corretto assetto urbanistico ed edilizio del territorio, interesse che prevale sull'eventuale affidamento del privato alla conservazione di una situazione di fatto abusiva. L'ordine di demolizione, in quanto atto vincolato, non necessita di una specifica motivazione in ordine all'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, essendo sufficiente il mero accertamento della realizzazione dell'opera in assenza del titolo edilizio. Inoltre, la presentazione di una domanda di sanatoria ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 non incide sulla legittimità del provvedimento di demolizione, determinando eventualmente solo una possibile sospensione del procedimento repressivo per il tempo necessario alla sua definizione.