Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4328 del 3 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:4328PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274, lett. c), c.p.p., deve essere valutato sulla base di elementi indicativi recenti, idonei a dar conto dell'effettività del rischio di commissione di ulteriori illeciti, senza che sia necessaria la prova dell'imminenza della condotta criminosa. Pertanto, il giudice può legittimamente mantenere la misura cautelare in presenza di una situazione di concreto e attuale pericolo di reiterazione, desumibile dalla gravità dei fatti contestati, dalla programmazione e dalla spregiudicatezza delle condotte, nonché dalla persistenza di un contesto criminale di riferimento, anche in assenza di specifiche occasioni prossime alla commissione di nuovi reati, purché tali elementi siano adeguatamente motivati. La scelta del rito alternativo e il risarcimento del danno, pur costituendo elementi di novità, non sono di per sé sufficienti a far ritenere cessate le esigenze cautelari, qualora il quadro indiziario a carico dell'indagato risulti ancora solido e non siano emersi altri fattori idonei a escludere o attenuare concretamente il pericolo di reiterazione. Inoltre, il mero decorso del tempo o l'osservanza delle prescrizioni della misura cautelare non sono di per sé elementi determinanti ai fini della valutazione della permanenza delle esigenze cautelari, essendo tali fattori di carattere "neutro" e rilevanti solo nell'ambito della disciplina dei termini di durata massima della custodia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARACENO Rosa Anna - Presidente

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Lecce in data 24/7/2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Carlo Renoldi;
udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Casella Giuseppina, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 18/11/2019, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di L…

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