Tribunale Amministrativo Regionale Basilicata - Potenza sentenza breve n. 586 del 2018

ECLI:IT:TARBAS:2018:586SENB

Massima

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La concessione cimiteriale perpetua, una volta validamente rilasciata, non può essere unilateralmente revocata o dichiarata scaduta dall'amministrazione comunale, in assenza di specifiche previsioni normative o regolamentari che ne consentano la decadenza. Il carattere perpetuo della concessione cimiteriale, ove risultante da atti e documenti dell'amministrazione, comporta il diritto del concessionario e dei suoi aventi causa di mantenere il possesso e l'utilizzo del sepolcro, senza che l'ente possa imporre il rinnovo della concessione o il pagamento di somme a tale titolo, salvo il rispetto degli obblighi manutentivi e il versamento di eventuali canoni periodici previsti. L'amministrazione comunale non può unilateralmente dichiarare la decadenza o la scadenza di concessioni cimiteriali perpetue, in assenza di specifiche previsioni normative o regolamentari che ne consentano la risoluzione, dovendo invece garantire il mantenimento del diritto acquisito dal concessionario originario e dai suoi successori. Il principio di perpetuità della concessione cimiteriale, ove risultante da atti e documenti dell'amministrazione, comporta il diritto del concessionario e dei suoi aventi causa di mantenere il possesso e l'utilizzo del sepolcro, senza che l'ente possa imporre il rinnovo della concessione o il pagamento di somme a tale titolo, salvo il rispetto degli obblighi manutentivi e il versamento di eventuali canoni periodici previsti. L'amministrazione comunale non può unilateralmente dichiarare la decadenza o la scadenza di concessioni cimiteriali perpetue, in assenza di specifiche previsioni normative o regolamentari che ne consentano la risoluzione, dovendo invece garantire il mantenimento del diritto acquisito dal concessionario originario e dai suoi successori. Il carattere perpetuo della concessione cimiteriale, ove risultante da atti e documenti dell'amministrazione, comporta il diritto del concessionario e dei suoi aventi causa di mantenere il possesso e l'utilizzo del sepolcro, senza che l'ente possa imporre il rinnovo della concessione o il pagamento di somme a tale titolo, salvo il rispetto degli obblighi manutentivi e il versamento di eventuali canoni periodici previsti. L'amministrazione comunale non può unilateralmente dichiarare la decadenza o la scadenza di concessioni cimiteriali perpetue, in assenza di specifiche previsioni normative o regolamentari che ne consentano la risoluzione, dovendo invece garantire il mantenimento del diritto acquisito dal concessionario originario e dai suoi successori.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/08/2018

N. 00586/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00300/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.
;
sul ricorso avente numero di registro generale 300 del 2018, proposto da
- ((omissis)), rappresentata e difesa in giudizio, dagli avvocati ((omissis)), p.e.c. [email protected], e ((omissis)) p.e.c. [email protected], con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo, in Potenza, alla via ((omissis)) n. 29/C;

contro

- Comune di Pescopagano, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), p.e.c. [email protected], con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Potenza, alla Via Livorno n.131;

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