Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3835 del 28 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:3835PEN

Massima

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Il provvedimento amministrativo di obbligo di presentazione periodica presso un ufficio di polizia, adottato ai sensi dell'art. 6 della legge n. 401 del 1989 nei confronti di soggetti ritenuti pericolosi per l'ordine pubblico in occasione di manifestazioni sportive, deve essere motivato in ordine alla sussistenza dei presupposti di necessità e urgenza richiesti dall'art. 13 Cost. per la limitazione della libertà personale da parte dell'autorità amministrativa. La motivazione sulla necessità non richiede necessariamente formule esplicite, potendo desumersi dalla gravità del fatto e dalla pericolosità del soggetto, essendo palese in tali casi l'esigenza di garantire l'osservanza del divieto di accesso agli stadi. Tuttavia, l'omessa motivazione sull'urgenza determina l'invalidità del provvedimento e impedisce la sua convalida da parte del giudice, salvo i casi in cui il provvedimento abbia avuto efficacia prima dell'intervento del magistrato. Inoltre, qualora intercorra un notevole lasso di tempo tra il fatto che ha dato origine all'imposizione della misura e il provvedimento stesso, l'autorità amministrativa ha il dovere di motivare sull'attualità della pericolosità sociale del soggetto sottoposto alla misura. Il giudice della convalida deve verificare l'osservanza di tali condizioni e dare conto, anche per relationem, del controllo effettuato. La motivazione deve altresì giustificare la congruità della durata della misura e la necessità di imporre la presentazione all'ufficio di polizia per un numero di volte non eccessivamente vessatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

dal difensore di Pe. Ma., nato a (OMESSO);

avverso il provvedimento del giudice delle indagini preliminari presso il tribunale di Chieti del 16 novembre del 2007;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Ciro Petti;

letta la requisitoria del procuratore generale nella persona del Dott. D'Ambrosio Vito, il quale ha concluso per l'accoglimento del ricorso;

letti il ricorso e l'ordinanza denunciata.

Osserva quanto segue:

IN FATTO E IN DIRITTO

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