Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13227 del 8 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:13227PEN

Massima

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L'associazione di stampo mafioso si caratterizza per la presenza di un vincolo associativo stabile e duraturo, fondato su un programma criminoso comune, una struttura organizzativa gerarchica e una capacità di intimidazione diffusa, tale da determinare assoggettamento ed omertà all'interno e all'esterno del sodalizio. L'appartenenza all'associazione mafiosa richiede un contributo concreto e consapevole alla realizzazione del programma criminoso, non essendo sufficiente il mero contatto con gli altri associati o la conoscenza della loro attività illecita. La partecipazione può concretizzarsi anche attraverso la messa a disposizione dell'associazione di beni, servizi o utilità, purché tale apporto sia funzionale al perseguimento degli scopi del sodalizio e non si esaurisca in singoli episodi di collaborazione. L'associazione mafiosa è considerata armata quando risulta che gli associati abbiano la disponibilità di armi, anche se non tutte le condotte criminose realizzate dagli affiliati devono necessariamente essere eseguite con l'utilizzo di armi. L'associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti richiede la consapevolezza e la volontà di far parte di un programma criminoso comune, caratterizzato da una struttura organizzativa stabile e da una ripartizione di compiti tra i partecipanti, anche se ciascuno persegua finalità proprie oltre a quelle del sodalizio. La lieve entità del fatto di cui al D.P.R. 309/1990, art. 73, comma 5, non può essere riconosciuta quando le condotte di detenzione e cessione di droga, pur se singolarmente di modesta entità, siano inquadrate in un contesto di ampia e continuativa disponibilità di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, tale da escludere la minima offensività richiesta dalla norma.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
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