Consiglio di Stato sentenza n. 5294 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:5294SENT

Massima

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Il Comune, nell'ambito delle sue competenze in materia di salubrità dell'ambiente e di tutela della salute pubblica, può imporre, in sede di rilascio di concessione edilizia per attività produttive, prescrizioni volte a prevenire e ridurre gli impatti negativi sull'ambiente circostante, come l'obbligo di installare idonei sistemi di filtraggio dell'aria in uscita dagli impianti, nonché limitazioni al numero massimo di capi di bestiame allevabili, al fine di garantire la compatibilità dell'attività con le esigenze di tutela della salute e dell'ambiente. Tali prescrizioni, ancorché non espressamente previste dalla normativa di settore, rientrano nei poteri di controllo e di indirizzo dell'attività edilizia attribuiti all'amministrazione comunale, in attuazione dei principi di precauzione e di prevenzione del danno ambientale e sanitario, anche sulla base di provvedimenti contingibili e urgenti adottati dal Sindaco in precedenza. L'autorizzazione integrata ambientale, pur sostituendo i precedenti titoli abilitativi, non esclude la possibilità per il Comune di imporre, in sede di concessione edilizia, prescrizioni ulteriori volte a tutelare la salute e l'ambiente, purché non in contrasto con la disciplina integrata. La limitazione del numero di capi di bestiame allevabili, in particolare, non costituisce un'indebita ingerenza nell'attività produttiva, ma un legittimo esercizio dei poteri di controllo dell'amministrazione comunale finalizzati a garantire la compatibilità dell'attività con le esigenze di tutela della salute e dell'ambiente circostante.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/05/2023

N. 05294/2023REG.PROV.COLL.

N. 01651/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1651 del 2017, proposto da ((omissis)), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via Alberico II, n. 33;

contro

Comune di Rovigo, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da pec da Registri di Giustizia;
Azienda Ulss n. 18, Azienda Ulss n. 5 Polesana, non costituiti in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (Sezione Seconda) n. 009…

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