Il parere di valutazione di impatto ambientale favorevole, con prescrizioni, espresso dalla Regione Campania in relazione a un progetto di variante sostanziale di un impianto di trattamento rifiuti, non può essere annullato per il solo fatto che l'area interessata non sia stata preventivamente bonificata o messa in sicurezza, atteso che tale circostanza non costituisce di per sé un ostacolo insuperabile all'approvazione del progetto, purché siano adottate adeguate misure di mitigazione e compensazione degli impatti ambientali, nel rispetto della normativa vigente in materia di valutazione di impatto ambientale. L'interesse dei Comuni ricorrenti a contestare il provvedimento può ritenersi soddisfatto qualora il gestore dell'impianto abbia successivamente presentato un nuovo progetto di variante sostanziale che preveda una significativa riduzione dei rifiuti da trattare e l'eliminazione dello stoccaggio dei rifiuti pericolosi, rispetto al precedente progetto assentito, e gli enti locali abbiano espresso parere favorevole nel relativo procedimento di adozione degli atti successivi, come l'Autorizzazione Integrata Ambientale. In tali ipotesi, il ricorso originariamente proposto deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, non potendosi invece pronunciare la cessazione della materia del contendere, atteso che la definizione della controversia è avvenuta attraverso una diversa composizione degli interessi contrapposti, senza che sia stata integralmente soddisfatta la pretesa originariamente azionata.