Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26264 del 13 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:26264PEN

Massima

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Il metodo mafioso, quale circostanza aggravante ai sensi dell'art. 416-bis.1 c.p., ricorre quando la condotta delittuosa presenta un nesso eziologico immediato con l'azione criminosa, essendo logicamente funzionale alla più pronta e agevole perpetrazione del reato in ragione della manifestazione o dell'evocazione di una particolare forza intimidatoria, anche in forma implicita, derivante dal vincolo associativo. Ai fini della sua configurabilità, il giudice deve valutare non solo le modalità esplicite della condotta, ma anche gli elementi indiziari che rivelino un clima di intimidazione latente, come il coinvolgimento di soggetti legati all'organizzazione mafiosa o il timore manifestato da coloro che partecipano alla procedura, senza che sia necessaria l'estrinsecazione di manifestazioni eclatanti. Inoltre, l'aggravante della finalità di agevolazione di un'associazione mafiosa, di cui all'art. 416-bis.1 c.p., ha natura soggettiva e richiede la dimostrazione che il concorrente abbia agito con lo scopo specifico di agevolare l'organizzazione criminale, non essendo sufficiente il mero interesse personale che ciascun partecipante possa aver conseguito. La sussistenza di tali elementi aggravanti incide sulla valutazione delle esigenze cautelari, in quanto comporta l'applicazione delle presunzioni relative di pericolosità e di adeguatezza della custodia in carcere, che possono essere superate solo se risultino insussistenti le esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirella - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 6/12/2018 del Tribunale per il riesame di Caltanissetta;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in camera di consiglio la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento c…

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