Cassazione penale Sez. III sentenza n. 22819 del 10 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:22819PEN

Massima

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Il concorso nel reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti si configura quando la condotta dell'imputato, pur non essendo materialmente esecutiva, abbia comunque apportato un consapevole contributo, morale o materiale, all'altrui attività criminosa, rafforzandone il proposito delittuoso. Pertanto, non integra la mera connivenza non punibile la condotta di chi, pur essendo a conoscenza dell'illecita attività, vi abbia partecipato in modo attivo e determinante, sostituendosi al concorrente principale nell'esecuzione di specifici atti di spaccio quando questi fosse impossibilitato a provvedervi personalmente. Analogamente, l'attenuante della minima partecipazione ex art. 114 c.p. non può essere riconosciuta quando il contributo concorsuale, pur in posizione subordinata rispetto al concorrente principale, si sia rivelato essenziale per la prosecuzione dell'attività illecita, come nel caso in cui l'imputato abbia garantito il costante approvvigionamento di droga e la gestione dei traffici in sostituzione del concorrente sottoposto a misure cautelari. Inoltre, l'esclusione della fattispecie di lieve entità ex art. 73, comma 5, D.P.R. n. 309/1990 è giustificata dalla valutazione complessiva degli elementi della fattispecie concreta, quali il numero rilevante delle cessioni, i quantitativi non minimali di sostanze stupefacenti trattate e il grado di professionalità e scaltrezza dimostrato dall'imputato nell'ambito di una rete di spaccio operante ad un livello organizzativo non minimale e in grado di rifornire con continuità il mercato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARINI Luigi - Presidente

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. ANDRONIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BERNAZZANI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/05/2020 della CORTE D'APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAOLO BERNAZZANI;
lette le conclusioni del PG Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso di (OMISSIS); accogliersi parzialmente quello di (OMISSIS), procedendo a correzione dell'errore materiale concernente la pena…

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