Il provvedimento di demolizione di opere abusive realizzate su suolo demaniale marittimo, ai sensi dell'art. 35 del D.P.R. n. 380/2001, è un atto dovuto e vincolato, che non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto la natura sanzionatoria di tale misura è finalizzata al ripristino della legalità oggettivamente violata, indipendentemente dall'accertamento di responsabilità soggettive nella commissione dell'illecito. Pertanto, il destinatario dell'ordine di demolizione può essere individuato non solo nell'autore materiale dell'abuso, ma anche nel proprietario o detentore del bene, in quanto la legittimazione passiva si consolida per la sua incontestata condizione di titolare del diritto reale o personale sul manufatto abusivo, a prescindere dalla sua diretta responsabilità nella realizzazione dell'opera. L'Amministrazione, una volta accertata l'esistenza dell'abuso su suolo demaniale, è tenuta a ordinarne la demolizione senza alcuna discrezionalità, essendo tale provvedimento meramente finalizzato al ripristino della situazione di fatto conforme alla normativa urbanistica ed edilizia, a tutela dell'interesse pubblico alla corretta utilizzazione del demanio marittimo.