Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11743 del 29 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:11743PEN

Massima

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La legittima difesa putativa non può essere invocata da chi, in ragione di pregressi e radicati contrasti con la vittima, si espone consapevolmente e volontariamente al pericolo di uno scontro violento, armandosi e affrontando deliberatamente i propri antagonisti, in quanto tale condotta determina volontariamente la situazione di pericolo, escludendo il requisito della necessità della difesa. Pertanto, la legittima difesa putativa non è configurabile quando l'autore del fatto, pur in presenza di una situazione di pericolo apparente, abbia creato intenzionalmente le condizioni per il suo verificarsi, accettandone le conseguenze, come nel caso in cui l'imputato, in ragione di pregressi e radicati contrasti con la vittima, si sia armato e abbia affrontato deliberatamente i propri antagonisti, determinando volontariamente la situazione di pericolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI ((omissis)) del 20/10/2 -

Dott. TARDIO ((omissis)) SENTE -

Dott. MAZZEI Antonella P. rel. Consigliere N. 1 -

Dott. CARTA ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. LA POSTA ((omissis)) N. 18078/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza in data 15 dicembre 2010 della Corte di assise di appello di Cagliari nel procedimento n. 7/2010;

Visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis)) nella pubblica udienza del 20 ottobre 2011;

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dr. ((om…

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