Il giudice di pace, nell'ambito del procedimento penale di sua competenza, può pronunciare sentenza di proscioglimento dell'imputato. In tal caso, la parte civile è legittimata a proporre appello avverso tale sentenza ai soli effetti civili, in forza dell'articolo 576 c.p.p. applicabile nel procedimento penale davanti al giudice di pace. Inoltre, il ricorso per cassazione proposto dal pubblico ministero avverso la sentenza di proscioglimento del giudice di pace si converte in appello, ai sensi dell'articolo 580 c.p.p., fermo restando che tale impugnazione continua a essere regolata anche davanti al giudice d'appello dalle norme proprie del ricorso per cassazione, sicché il giudice ne conosce il contenuto nei limiti fissati dall'articolo 606 c.p.p. Pertanto, il sistema processuale penale prevede specifiche modalità di impugnazione delle sentenze di proscioglimento pronunciate dal giudice di pace, al fine di tutelare adeguatamente gli interessi della parte civile e del pubblico ministero, pur nel rispetto dei principi di economia processuale e di ragionevole durata del processo.