Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40024 del 10 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:40024PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sulla motivazione della sentenza impugnata, non può sostituire la propria valutazione delle risultanze probatorie a quella compiuta dal giudice di merito, essendo preclusa la possibilità di rivalutare il complessivo materiale istruttorio e di proporre una diversa ricostruzione dei fatti. Il vizio di motivazione deducibile in cassazione è limitato ai soli casi di travisamento della prova, ossia di incompatibilità tra l'apparato argomentativo del provvedimento e il contenuto degli atti processuali, tale da inficiare la coerenza logica dell'intera motivazione. Pertanto, la mera critica alla valutazione delle prove effettuata dal giudice di merito, prospettando una diversa interpretazione degli elementi di prova, non è sufficiente a integrare il vizio di manifesta illogicità della motivazione, rientrando tale operazione nell'ambito del sindacato di merito, precluso al giudice di legittimità. Inoltre, il giudizio di bilanciamento tra circostanze attenuanti e aggravanti, implicando una valutazione discrezionale tipica del giudizio di merito, è sottratto al controllo di legittimità, salvo che non risulti frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico, essendo sufficiente una motivazione che giustifichi la soluzione adottata come idonea a realizzare l'adeguatezza della pena irrogata in concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 16/02/2011 della Corte di appello di Palermo;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. D'((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la…

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