Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12470 del 30 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:12470PEN

Massima

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La manifestazione di volontà della persona offesa, anche se non formalizzata in un atto di querela, è sufficiente a integrare il requisito di procedibilità a querela di parte, purché risulti in modo inequivoco la volontà di perseguire l'autore della condotta illecita. Il giudice non può limitarsi a una valutazione meramente formale della querela, ma deve accertare la concreta volontà della persona offesa di attivare il procedimento penale, anche attraverso atti diversi dalla presentazione di una querela scritta, come la denuncia con riserva di costituzione di parte civile. La mancata comparizione della persona offesa all'udienza non è di per sé ostativa alla sussistenza della querela, qualora risulti in altro modo la sua volontà di procedere penalmente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE ((omissis)) del 04/02/2 -

Dott. OLDI ((omissis)) SENTE -

Dott. SANDRELLI ((omissis)) N. -

Dott. DE BERARDINIS ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. PALLA ((omissis)) N. 14128/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI GENOVA;

nei confronti di:

1) TO. FR. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 169/2008 GIUDICE DI PACE di RAPALLO, del 16/12/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/02/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

udito il P.G. in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

RITENUTO IN …

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