Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10393 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:10393SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di revoca delle misure di accoglienza nei confronti di un soggetto richiedente asilo deve essere preceduto dalla comunicazione dell'avvio del relativo procedimento, salvo che ricorrano ragioni di urgenza qualificata che giustifichino l'omissione di tale adempimento partecipativo. L'amministrazione è tenuta a esplicitare nella motivazione del provvedimento le ragioni che hanno determinato la deroga all'obbligo di comunicazione dell'avvio del procedimento, in ossequio al principio di partecipazione del privato al procedimento amministrativo, sancito dall'art. 7 della legge n. 241 del 1990. La mancata comunicazione dell'avvio del procedimento e l'omessa indicazione delle ragioni di urgenza che hanno determinato tale omissione comportano l'illegittimità del provvedimento di revoca delle misure di accoglienza, in quanto lesivi del diritto di difesa del destinatario del provvedimento. Il giudice amministrativo, in tali ipotesi, è tenuto ad annullare il provvedimento impugnato, ferma restando la possibilità per l'amministrazione di adottare un nuovo provvedimento, nel rispetto delle garanzie partecipative.

Sentenza completa

N. 05850/2015
REG.RIC.

N. 10393/2015 REG.PROV.COLL.

N. 05850/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5850 del 2015, proposto da: Buba Gujami, rappresentato e difeso dall'avv. Alessandro Ferrara, con domicilio eletto in Roma, viale Angelico, 78;

contro

U.T.G. - Prefettura di Roma, in persona del l.r.p.t., rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato di Roma;

nei confronti di

Consorzio di Cooperative Sociali Eriches 29;

per l'annullamento

del decreto di revoca delle misure di accoglienza presso il Centro di accoglienza "Namaste" di via G. Grappelli n. 42 Roma.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di co…

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