Il silenzio-assenso sulla domanda di condono edilizio non si forma quando la domanda è carente dei documenti necessari ad identificare compiutamente le opere oggetto della richiesta di sanatoria, in quanto manca la prova concreta della sussistenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi richiesti dalla legge. In tal caso, il termine di ventiquattro mesi per la formazione del silenzio-assenso decorre soltanto dal momento in cui le carenze della domanda o della documentazione inoltrata a suo corredo sono state eliminate ad opera della parte interessata. Prima di escludere una porzione di fabbricato dal provvedimento di sanatoria per mancanza di autorizzazione del Genio civile, l'amministrazione comunale deve sottoporre le ragioni ostative al rilascio del titolo al contraddittorio della parte privata ai sensi dell'art. 10-bis della legge n. 241 del 1990, soprattutto in presenza di non univocità di vedute, sul versante procedimentale, tra il Comune e il Genio civile circa il nulla osta di competenza di quest'ultimo. In tal caso, l'amministrazione comunale è tenuta ad acquisire, d'ufficio presso il Genio civile, la pronuncia sulla conformità o meno delle opere alle regole tecniche e a rideterminarsi sul titolo edilizio.