Il silenzio assenso sulla domanda di condono edilizio formatosi ai sensi dell'art. 35, comma 18, della legge n. 47 del 1985 preclude l'applicazione dell'obbligo di acquisire il parere dell'autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico di cui all'art. 32 della medesima legge, anche quando il vincolo sia stato successivamente imposto, purché entro il termine fissato dalla legge per l'esame e la definizione della domanda di condono. Ciò in quanto la sopravvenienza del vincolo non può incidere su procedimenti amministrativi ormai conclusi e su concessioni in sanatoria tacitamente assentite. Pertanto, la certificazione rilasciata dal Comune attestante l'assenza di vincoli paesaggistici al momento della realizzazione dell'opera abusiva costituisce prova idonea a dimostrare la formazione del silenzio assenso, senza che sia necessaria una certificazione analoga proveniente dall'autorità che ha imposto il vincolo.