Il permesso di costruire in deroga allo strumento urbanistico può essere richiesto per il mutamento di destinazione d'uso di fabbricati esistenti, ai sensi dell'art. 14 del D.P.R. n. 380/2001 e dell'art. 5, comma 13, del D.L. n. 70/2011, purché tale intervento non contrasti con le prevalenti esigenze di tutela paesaggistica, ambientale, storico-artistica e di pubblico interesse. L'amministrazione comunale, nel valutare la richiesta di permesso di costruire in deroga, deve effettuare un bilanciamento tra l'interesse pubblico alla corretta pianificazione urbanistica e l'interesse privato all'utilizzo del proprio immobile, tenendo conto della compatibilità dell'intervento con il contesto territoriale e delle eventuali misure compensative proposte dal privato. Qualora l'amministrazione ritenga che il mutamento di destinazione d'uso non sia compatibile con le esigenze di tutela, può legittimamente negare il rilascio del permesso di costruire in deroga, motivando adeguatamente la propria decisione. Tuttavia, in caso di sopravvenuta cessazione della materia del contendere, il giudice amministrativo non può entrare nel merito della legittimità del provvedimento impugnato, ma deve limitarsi a dichiarare l'estinzione del giudizio, con compensazione delle spese di lite tra le parti.