Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11862 del 20 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:11862PEN

Massima

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La confisca definitiva di beni disposta ai sensi della legge n. 575 del 1965 è suscettibile di revoca ex tunc, ai sensi della legge n. 1423 del 1956, art. 7, comma 2, solo sulla base di elementi nuovi, sopravvenuti o non valutati nel precedente giudizio, che dimostrino l'insussistenza originaria dei presupposti che hanno determinato la misura ablativa, in quanto la revoca costituisce un rimedio straordinario teso a riparare un errore giudiziario riguardante la lesione del diritto di proprietà costituzionalmente protetto. Pertanto, non sono considerati elementi nuovi ai fini della revoca una diversa valutazione tecnico-scientifica di dati già conosciuti e delibati nel procedimento di prevenzione, né il mero riesame degli stessi elementi fattuali che hanno portato alla confisca, né l'introduzione di qualsiasi elemento favorevole che non determini una decisiva incrinatura del corredo fattuale su cui si è fondata la decisione di confisca. La revoca della confisca definitiva di prevenzione, muovendosi nello stesso ambito della revisione del giudicato penale di condanna, è ammissibile solo se gli elementi dedotti a fondamento della richiesta siano diretti a dimostrare l'insussistenza di uno o più dei presupposti del provvedimento reale, in primo luogo la pericolosità del proposto, ma anche, unitamente o separatamente, la disponibilità diretta o indiretta del bene in capo al proposto, il valore sproporzionato della cosa al reddito dichiarato o all'attività economica svolta, il frutto di attività illecite o il reimpiego di profitti illeciti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK Adet Toni - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

nei confronti di:

1) AGENZIA del DEMANIO - SERVIZIO BENI e VEICOLI CONFISCATI - FILIALE CAMPANIA;

2) COMUNE di MARANO;

avverso il decreto n. 195/2009 CORTE APPELLO di NAPOLI del 10/01/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Angela Tardio;

lette le conclusioni del Procuratore Generale Dott. Gialanella Antonio, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso, con ogni conseguente statuizione ex articolo 616 c…

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