Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 996 del 2021

ECLI:IT:TARSA:2021:996SENT

Massima

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Il provvedimento con cui è ingiunta la demolizione di un immobile abusivo non assistito da alcun titolo edilizio ha natura vincolata, essendo ancorato al ricorrere dei relativi presupposti di fatto e di diritto. Pertanto, ai fini della sua adozione, non è richiesta una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'abuso, essendo sufficiente la descrizione delle opere abusive e la constatazione della loro abusività. L'ordine di demolizione non deve necessariamente contenere l'esatta indicazione dell'area di sedime che verrà acquisita gratuitamente al patrimonio del Comune in caso di inerzia, in quanto l'effetto acquisitivo costituisce una conseguenza fissata direttamente dalla legge. L'atto acquisitivo deve, invece, enucleare puntualmente la classificazione urbanistica e il relativo regime per l'area oggetto dell'abuso edilizio, anche mediante il preventivo frazionamento catastale, al fine di consentire la successiva trascrizione nei registri immobiliari. Ai fini della qualificazione giuridica di un'opera come "nuova costruzione" soggetta a permesso di costruire, rileva non solo il carattere di stabilità fisica e permanenza temporale, ma anche l'incidenza sulla morfologia del territorio e l'aumento del carico urbanistico, a prescindere dai materiali utilizzati e dal grado di amovibilità. In particolare, le tettoie e i manufatti analoghi, anche se realizzati con strutture metalliche e non murarie, sono da considerarsi interventi di nuova costruzione assoggettati al regime del permesso di costruire, qualora le loro dimensioni e caratteristiche siano tali da arrecare una visibile alterazione dell'edificio e una durevole trasformazione del territorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/04/2021

N. 00996/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01214/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1214 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, in sostituzione dell'avvocato ((omissis)), con domicilio in Salerno, via Cassese 19

contro

Comune di Centola, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Salerno, via Quaranta,5 c/o Avv. Feola M.;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione n. 12/2011 prot. n. 3907;

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