Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22544 del 21 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:22544PEN

Massima

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La confisca di beni può essere disposta nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi, anche in assenza di prova della provenienza illecita dei beni, qualora emerga una notevole sproporzione tra il valore dei beni di cui il proposto è titolare o dispone e i redditi dichiarati o i proventi delle proprie attività economiche. Tale sproporzione, unitamente all'accertata affiliazione del proposto ad un sodalizio criminoso, costituisce presupposto sufficiente per l'applicazione della misura ablativa, in quanto indice della probabile origine illecita delle risorse impiegate per gli acquisiti patrimoniali, anche qualora il proposto abbia ottenuto finanziamenti o mutui per effettuare tali acquisti. La confisca può pertanto riguardare beni acquisiti in epoca precedente all'inserimento del proposto nel sodalizio criminoso, purché risulti accertata la sproporzione tra il valore dei beni e i redditi dichiarati, nonché la riconducibilità dei beni al proposto, anche in caso di formale intestazione a terzi, laddove emerga il suo effettivo potere di disposizione e controllo sui medesimi. La valutazione della sproporzione e della riconducibilità dei beni al proposto deve essere effettuata in modo complessivo, tenendo conto di tutti gli elementi di fatto emersi nel procedimento, senza che sia necessaria la prova puntuale della provenienza illecita di ogni singolo bene.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 18/10/2017 della CORTE APPELLO di TORINO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANNA CRISCUOLO;
lette le conclusioni del PG, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto impugnato la Corte di appello di Torino ha confermato il decreto emesso il 28 marzo 2017 dal locale Tribunale, Sezione misure di prevenzione, con il quale erano stati confiscati a (OMISSIS) la srl (OMISSIS) e tre co…

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