Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12426 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:12426SENT

Massima

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Il mancato riscontro da parte della pubblica amministrazione alle istanze dei cittadini volte ad ottenere l'adozione di un provvedimento espresso, in violazione del principio di trasparenza e del dovere di concludere i procedimenti amministrativi entro un termine ragionevole, legittima l'intervento del giudice amministrativo, il quale può ordinare all'amministrazione di pronunciarsi ufficialmente sulle istanze entro un termine perentorio, condannandola altresì al pagamento delle spese di lite. Il principio di trasparenza dell'azione amministrativa, sancito dalla legge n. 241/1990, impone all'amministrazione di concludere i procedimenti avviati su richiesta di parte mediante l'adozione di un provvedimento espresso, evitando comportamenti omissivi o dilatori che violano il diritto del cittadino ad ottenere una risposta tempestiva. Il giudice amministrativo, in tali casi, è legittimato ad annullare il silenzio inadempimento e a ordinare all'amministrazione di provvedere entro un termine prefissato, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. Tale pronuncia giudiziale, oltre a ripristinare la legalità violata, mira a garantire la trasparenza dell'attività amministrativa e il diritto del cittadino ad ottenere una risposta espressa e motivata in merito alle proprie istanze, evitando che il silerbato assenso possa essere interpretato come un'implicita accettazione della richiesta. La condanna al pagamento delle spese di lite, inoltre, costituisce un ulteriore strumento di tutela per il cittadino, scoraggiando comportamenti dilatori o omissivi da parte della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO
Sezione I bis
nelle persone dei signori
((omissis)) PRESIDENTE, relatore
((omissis)) COMPONENTE
((omissis)) COMPONENTE
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 10307/2008 R.G.R., proposto dal signor Da. Bo. ed altri (i cui nominativi sono indicati nell'allegato elenco), elettivamente domiciliati in Ro., viale Ma. n. (...), presso l'avv. An. Gu., che li rappresenta e difende per mandato;
- ricorrenti -
contro
i Ministeri della Difesa e dell'Economia e Finanze domiciliati in Ro., via De. Po. n. (...), presso l'Avvocatura Generale dello Stato, che li rappresenta e difende ex lege;
- resistenti -
avverso
il silenzio serbato sulle loro istanze volte ad ottenere l'adozione del decreto interministeriale previsto, ai fini della corresponsione della cosiddetta indennità di comando, dall'art. 52 del D.P.R. n. 1…

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