Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 20529 del 9 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:20529PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p., può essere desunto sia dalle specifiche modalità e circostanze del fatto, sia dalla personalità dell'indagato, valutata sulla base dei precedenti penali o di comportamenti concreti, attraverso una valutazione globale che tenga conto di entrambi i criteri direttivi indicati dalla legge. Le stesse modalità del fatto commesso possono essere poste a fondamento sia della valutazione della gravità del reato, sia dell'apprezzamento della capacità a delinquere dell'indagato, ove la condotta serbata rappresenti un elemento specifico assai significativo per valutare la sua personalità. Il giudice, nel motivare in ordine alla sussistenza del concreto e attuale pericolo di reiterazione, deve dare conto in modo esauriente, coerente e logico delle ragioni che giustificano l'adeguatezza della misura cautelare disposta, senza che sia consentito a questa Corte di legittimità una revisione degli elementi fattuali e materiali della vicenda o dello spessore degli indizi, essendo tali apprezzamenti riservati in via esclusiva al giudice di merito. Le censure relative alla gravità delle condizioni di salute dell'indagato, ove prospettate in maniera generica, sollecitano una valutazione di merito estranea alla delibazione di legittimità rimessa alla Corte di cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MENICHETTI Carla - Presidente

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. RANALDI Alessand - rel. Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosaria - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 02/01/2020 del TRIB. LIBERTA' di MESSINA;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALESSANDRO RANALDI; lette/sentite le conclusioni del PG MARIA GIUSEPPINA FODARONI.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale di Messina, in sede di riesame ex articolo 309 c.p.p., ha confermato la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di (OMISSIS), in relazione ai capi c) e f) della provvisoria impu…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.