Il rilascio di un titolo edilizio sulla base di una erronea rappresentazione dello stato dei luoghi, che ometta di segnalare l'esistenza di vincoli paesaggistici, non può determinare il sorgere di un affidamento legittimo e incolpevole in capo al beneficiario, il quale non può pertanto invocare la tutela del legittimo affidamento per opporsi all'annullamento in autotutela di tale titolo da parte dell'amministrazione. Infatti, l'art. 21-nonies della legge n. 241/1990 consente l'annullamento d'ufficio di un provvedimento amministrativo anche oltre il termine di 18 mesi, qualora il provvedimento sia stato adottato sulla base di false rappresentazioni dei fatti da parte del richiedente, senza che rilevi la negligenza dell'amministrazione nel corso dell'istruttoria. Inoltre, l'accertamento di conformità ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 non può essere concesso per opere realizzate in assenza dell'autorizzazione paesaggistica necessaria, in quanto tale strumento è finalizzato a sanare solo vizi formali e non può legittimare interventi in contrasto con la disciplina urbanistica ed ambientale applicabile. Infine, le opere prive di carattere stagionale e temporaneo, come i "tunnel avicoli" destinati all'attività produttiva agricola, non possono essere sottratte all'obbligo di autorizzazione paesaggistica in base all'art. 2 del D.P.R. n. 31/2017, in quanto tale normativa di semplificazione deve essere interpretata restrittivamente e applicata solo per interventi di lieve entità che non incidano sui valori paesaggistici tutelati.