Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17047 del 4 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:17047PEN

Massima

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Il concorso nel reato si configura anche quando il soggetto, pur non avendo materialmente commesso gli atti tipici, abbia comunque apportato un contributo causale alla realizzazione del fatto, sia attraverso condotte di agevolazione e rafforzamento dell'azione criminosa, sia mediante la consapevole adesione psicologica all'evento lesivo. Pertanto, risponde a titolo di concorso nel reato il soggetto che, pur non avendo direttamente cagionato le lesioni, abbia partecipato all'azione delittuosa, ad esempio guidando il mezzo di fuga, impugnando una spranga di ferro e incitando gli altri alla violenza, essendo consapevole delle finalità aggressive del gruppo di cui faceva parte. L'elemento soggettivo del concorso nel reato non richiede la prova di un previo accordo tra i concorrenti, essendo sufficiente la consapevolezza e volontà di contribuire alla realizzazione del fatto illecito, anche nella forma del dolo eventuale. Pertanto, il giudice di merito può ritenere sussistente il concorso nel reato sulla base di una valutazione complessiva degli elementi fattuali, senza che sia necessaria la dimostrazione di un preventivo accordo tra i concorrenti, laddove risulti provato il contributo causale e la consapevole adesione psicologica dell'imputato all'azione criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - rel. Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/02/2019 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BIANCHI MICHELE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore DI LEO GIOVANNI che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS) conclude insistendo nell'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO

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