Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8764 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:8764SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse dei ricorrenti qualora, durante il giudizio, sia stata presentata domanda di condono edilizio per le opere oggetto di contestazione e tale condono non sia ancora stato definito dall'amministrazione competente, essendo questa tenuta a pronunciarsi con espresso provvedimento. In tali casi, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti in presenza di giustificati motivi. Il principio di diritto affermato nella sentenza è che, ove sia stata presentata istanza di condono edilizio per opere oggetto di contestazione, il ricorso amministrativo diviene improcedibile per carenza sopravvenuta di interesse dei ricorrenti, in quanto l'amministrazione è tenuta a pronunciarsi espressamente sulla domanda di sanatoria, non essendo ancora intervenuta tale decisione. Ciò comporta la declaratoria di improcedibilità del ricorso da parte del giudice amministrativo, con compensazione delle spese di giudizio. La massima si fonda sulla necessità di attendere la definizione del procedimento di condono edilizio, quale presupposto per la valutazione della legittimità dell'ordine di demolizione impugnato. Essa esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto enucleato dalla sentenza, evitando riferimenti al caso specifico e utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio

(Sezione II ter)

composto dai Sigg.ri Magistrati:
Michele PERRELLI - Pres.
Paolo RESTAINO - Cons. Rel.
Antonio AMICUZZI - Cons.
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 3919/2003 proposto da Fa. Ma. e Ro. Ru., rappresentati e difesi dall'Avv. Al. Ma. Ma. con domicilio eletto presso la stessa in Ro. alla Via Il. Go. n. (...) nello studio dell'Avv. Ad. Ro.
contro
il Comune di Ca., in persona del Sindaco p.t.;
per l'annullamento
della Ordinanza del Comune di Ca. n. 3 in data 27/1/2003 con cui è stata ingiunta ai ricorrenti la demolizione di opere edilizie abusive.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti gli atti tutti della causa;
Udito alla pubblica udienza del 20 novembre 2006 il Relatore Consigliere Restaino e udito, altresì, l'Avv. Al. Ma. Ma.;
Ritenuto e considerato in fatto e in dirit…

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