Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35562 del 27 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:35562PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La mancata contestazione da parte del pubblico ministero di un'aggravante, anche se emersa nel corso del giudizio, non può essere rilevata d'ufficio dal giudice in danno dell'imputato, in quanto la norma di cui all'art. 604 c.p.p. è stata prevista dal legislatore al solo scopo di favorire l'imputato e non può essere invocata contro i suoi interessi, essendo ostacolata dal giudicato formatosi a suo favore. Pertanto, l'omessa contestazione dell'aggravante mafiosa di cui all'art. 7 della legge n. 203 del 1991 non può comportare la declaratoria di nullità della sentenza di primo grado e il conseguente rinvio degli atti al pubblico ministero, in quanto ciò determinerebbe un'illegittima violazione della posizione processuale dell'imputato, il quale non potrebbe beneficiare dell'attenuante di cui all'art. 8 della medesima legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI CATANZARO;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

inoltre:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4/2011 CORTE ASSISE APPELLO di CATANZARO, del 06/12/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/06/2013 la relazione fatta dal C…

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