Il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di attesa occupazione è legittimo quando lo straniero non documenta redditi sufficienti e leciti per il proprio sostentamento, non risulta iscritto alle liste del centro per l'impiego e non dimostra la normalizzazione della propria condizione lavorativa, anche in presenza di una condanna penale per reati sessuali, in quanto tali circostanze ostano al rinnovo del titolo di soggiorno ai sensi della normativa nazionale e comunitaria in materia di immigrazione. La Pubblica Amministrazione, nell'ambito della sua discrezionalità, può esprimere parere negativo sulla domanda di rinnovo del permesso di soggiorno qualora lo straniero fondi la richiesta su un contratto di lavoro stipulato a ridosso della presentazione della domanda o poco prima della decisione, senza essere in grado di dimostrare di aver fruito in passato di redditi leciti non irrilevanti. La condanna penale per reati sessuali, anche di minore gravità, è ostativa al rinnovo del permesso di soggiorno non solo in base alla legislazione interna, ma anche in base alla normativa comunitaria, senza che sia necessaria una specifica valutazione di pericolosità sociale dello straniero, in quanto la sua presenza nel territorio nazionale costituisce una minaccia per l'ordine e la sicurezza pubblica.