Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7841 del 27 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:7841PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di legittimità, nel sindacare il vizio di motivazione di una sentenza ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. e) c.p.p., non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella compiuta dai giudici di merito, ma deve limitarsi a verificare se la motivazione del provvedimento impugnato sia logica, coerente e risponda adeguatamente alle deduzioni delle parti, senza che sia consentito formulare una diversa ricostruzione degli elementi di fatto, anche se astrattamente plausibile. Il controllo di legittimità, infatti, non mira a stabilire se la decisione di merito proponga la migliore possibile ricostruzione dei fatti, né a condividerne la giustificazione, ma si limita a verificare se tale giustificazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento. Pertanto, la denunzia di minime incongruenze argomentative o l'omessa esposizione di elementi di valutazione che il ricorrente ritenga tali da determinare una diversa decisione, ma che non siano inequivocabilmente muniti di un chiaro carattere di decisività, non può dar luogo all'annullamento della sentenza, posto che non costituisce vizio della motivazione qualunque omissione valutativa che riguardi singoli dati estrapolati dal contesto, essendo invece necessario l'esame del complesso probatorio entro il quale ogni elemento sia contestualizzato per verificarne la consistenza e la decisività, oppure la loro ininfluenza ai fini della compattezza logica dell'impianto argomentativo della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. MONACO M.M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/05/2018 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARCO MARIA MONACO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ZACCO FRANCA che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS) del Foro di Napoli che, in difesa di (OMISSIS), si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
La CORTE d'APPE…

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