Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45636 del 13 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:45636PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) è configurabile quando ricorre la reiterazione di condotte di minaccia e molestia, anche non necessariamente gravi, che risultino particolarmente afflittive per la vittima, creando in essa uno stato di ansia e di timore per la propria incolumità, tale da alterarne le abitudini di vita. L'elemento soggettivo del reato è integrato dal dolo generico, consistente nella volontà di porre in essere le condotte descritte dalla norma con la consapevolezza della loro idoneità a produrre gli eventi previsti. La prova dell'evento di danno non richiede necessariamente il mutamento delle abitudini di vita della persona offesa, essendo sufficiente che la condotta incriminata abbia indotto in essa uno stato di turbamento psicologico, desumibile dalle sue dichiarazioni, dai comportamenti conseguenti e successivi alla condotta dell'agente, nonché dalla ragionevole deduzione che i comportamenti posti in essere siano idonei a suscitare in una persona comune l'effetto destabilizzante descritto dalla norma. Il reato di diffamazione è configurabile quando l'imputato abbia diffuso una notizia falsa, idonea a ledere la reputazione della persona offesa, anche se tale diffusione sia avvenuta in ambito privato e non con finalità divulgativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GUARDIANO Alfredo - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. BELMONTE T. Maria - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/07/2022 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARIA TERESA BELMONTE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PAOLA FILIPPI;
che ha concluso per l'inammissibilita'
L'avv. (OMISSIS), insiste nell'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza impugnata, la Corte di appello di …

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