Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21823 del 28 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:21823PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274 lett. c) c.p.p., può essere desunto non solo dai precedenti penali dell'indagato, ma anche dalle modalità e dalla gravità del fatto, nonché dalla sua personalità, essendo sufficiente che il giudice indichi, con argomenti logico-giuridici, gli elementi specifici che inducono ragionevolmente a ritenere la custodia in carcere come la misura più adeguata per impedire la prosecuzione dell'attività criminosa, senza che sia necessaria un'analitica dimostrazione dell'inidoneità di ogni altra misura cautelare. Ai fini della valutazione della sussistenza del pericolo di recidiva, possono essere presi in considerazione anche i procedimenti penali pendenti a carico dell'indagato, in quanto idonei a determinare un apprezzamento utile per ritenere la sussistenza del concreto pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, alla luce delle modalità del fatto. La pregressa incensuratezza dell'indagato ha valenza di mera presunzione relativa di minima pericolosità sociale, che può essere superata valorizzando l'intensità del pericolo di recidiva desumibile dalle accertate modalità della condotta in concreto tenuta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenic - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IASILLO A. - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso l'ordinanza del Tribunale di Bologna, in data 04/11/2013;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Adriano Iasillo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. Massimo Galli, il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

Udito l'Avvocato (OMISSIS) - difensore di fiducia dell'imputato - che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.

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