Cassazione penale Sez. III sentenza n. 8879 del 23 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:8879PEN

Massima

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L'ordine di demolizione di un manufatto abusivo, anche se disposto dal giudice penale ai sensi dell'art. 31, comma 9, del D.P.R. n. 380 del 2001, ha natura di sanzione amministrativa a carattere ripristinatorio, che assolve a una funzione di tutela del territorio e non ha finalità punitive. Pertanto, tale ordine di demolizione non è soggetto alla prescrizione stabilita dall'art. 173 c.p. per le sanzioni penali, né alla prescrizione prevista dalla L. n. 689 del 1981 per le sanzioni pecuniarie, in quanto la sua natura giuridica non consente di qualificarlo come "pena" ai sensi della giurisprudenza della Corte EDU. Il giudice dell'esecuzione, investito della richiesta di revoca dell'ordine di demolizione in ragione di un sopravvenuto provvedimento di condono edilizio, ha il potere di sindacare tale atto concessorio, disapplicandolo solo ove risulti emesso in assenza delle condizioni formali e sostanziali di legge previste per la sua esistenza, e non anche nell'ipotesi di mancato rispetto delle norme che regolano l'esercizio del potere amministrativo e determinano solo invalidità. Inoltre, il giudice può sindacare la delibera di acquisizione gratuita dell'opera abusiva al patrimonio comunale, che dichiari l'esistenza di prevalenti interessi pubblici rispetto al ripristino dell'assetto urbanistico violato. Infine, la buona fede del privato che abbia confidato nella legittimità del provvedimento di condono, sostenendo ingenti spese di miglioramento dell'immobile, non è di per sé sufficiente a impedire l'esecuzione dell'ordine di demolizione, in quanto tale profilo risulta irrilevante ai fini della valutazione della legittimità del provvedimento amministrativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/03/2016 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 15 marzo 2016 il Tribunale di Napoli ha ri…

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