Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30414 del 24 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:30414PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso da un privato in atto pubblico, pur essendo provato nel merito, è estinto per intervenuta prescrizione, in quanto il decorso del termine massimo previsto dalla legge prevale sulla responsabilità penale dell'imputato. Ciò in quanto, nonostante la chiara prova della condotta illecita, la declaratoria di estinzione del reato per prescrizione assorbe l'esame di eventuali vizi procedurali, come la nullità assoluta derivante dall'omessa notificazione all'imputato del decreto di citazione al giudizio di primo grado. Il principio di diritto che emerge è che il sopravvenire della prescrizione, quale causa di estinzione del reato, preclude l'accertamento della responsabilità penale, anche in presenza di prove sufficienti della condotta illecita, in quanto la prescrizione prevale sulle altre questioni di merito e di rito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco Pao - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 09/11/2005 della Corte di appello di Napoli;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Ercole Aprile;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale SPINACI Sante, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per prescrizione.

RITEN…

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