Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 16987 del 23 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:16987PEN

Massima

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Il reato associativo finalizzato al traffico di sostanze stupefacenti è configurabile quando almeno tre persone siano vincolate da un patto associativo, anche informale, avente ad oggetto un programma criminoso nel settore degli stupefacenti, da realizzare attraverso il coordinamento dei loro apporti personali, disponendo il sodalizio di risorse umane e materiali adeguate per l'attuazione del programma e ciascun associato mettendosi stabilmente a disposizione del gruppo, a conoscenza almeno dei tratti essenziali del sodalizio. La sussistenza di tali elementi può essere desunta da indizi gravi, precisi e concordanti, quali l'adozione di modalità operative sovrapponibili e sintomatiche di una prassi collaudata, lo svolgimento di riunioni ricollegabili alla programmazione dell'attività del gruppo, la solidarietà economica tra i membri dell'associazione, la distribuzione della droga secondo modalità ricorrenti, l'utilizzo di luoghi e mezzi di trasporto idonei all'occultamento e al mantenimento dei contatti tra gli associati. Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione del provvedimento impugnato, deve verificare che essa sia effettiva, non manifestamente illogica e internamente coerente, senza poter procedere ad una rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione o all'adozione di nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. MARINELLI Felicetta - Consigliere

Dott. ZOSO Liana M. - rel. Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. DELL'UTRI Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1055/2014 TRIB. LIBERTA' di TORINO, del 11/11/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LIANA MARIA TERESA ZOSO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

udito il difensore avv. (OMISSIS), che conclude richiamandosi ai motivi di ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il gip presso il tribunale di Torino, con ordinanza in data 16 g…

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