La violazione di qualsiasi obbligo o prescrizione inerente alla sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno integra il delitto di cui all'art. 75, comma 2, del d.lgs. n. 159 del 2011 (già art. 9, comma 2, della l. n. 1423 del 1956), punito con la pena della reclusione da uno a cinque anni, e non la mera contravvenzione di cui al comma 1 dello stesso articolo, punita con l'arresto da tre mesi a un anno. La differenziazione tra le due fattispecie non dipende dal tipo di misura di prevenzione applicata, bensì dalla gravità della violazione commessa, essendo più grave la violazione degli obblighi o divieti di soggiorno rispetto alla violazione degli altri obblighi inerenti alla sorveglianza speciale. Tale interpretazione è stata consolidata dalla giurisprudenza di legittimità a seguito delle modifiche normative introdotte dal d.l. n. 144 del 2005, convertito nella l. n. 155 del 2005, che hanno chiarito come la fattispecie delittuosa riguardi la violazione di "qualsiasi obbligo o prescrizione" connessa alla sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno.