Il Comune, nell'esercizio della propria competenza in materia di organizzazione dei pubblici servizi, può individuare le zone in cui collocare nuove sedi farmaceutiche, nel rispetto dei criteri di equa distribuzione sul territorio e di accessibilità del servizio farmaceutico per i cittadini, anche in aree scarsamente abitate. Tale individuazione, pur costituendo una scelta discrezionale dell'Amministrazione, deve essere adeguatamente motivata e preceduta dall'acquisizione dei pareri obbligatori previsti dalla legge, senza che la mancata osservanza di tale formalità procedimentale determini necessariamente l'invalidità dell'atto, qualora i pareri successivamente acquisiti non abbiano formulato rilievi o proposte alternative in grado di incidere sulla decisione finale. L'individuazione della zona di insediamento della nuova farmacia non deve tradursi in una mera perimetrazione dell'area, ma deve limitarsi all'indicazione della zona, nel rispetto della nuova disciplina normativa che ha superato il previgente sistema delle piante organiche. Il Comune, nell'esercizio di tale competenza, deve tener conto non solo del parametro demografico, ma anche di altri fattori, come le distanze e l'accessibilità del servizio, al fine di assicurare un'equa distribuzione delle farmacie sul territorio comunale e garantire l'effettiva fruibilità del servizio farmaceutico da parte di tutti i cittadini, anche di quelli residenti in aree scarsamente abitate.